Un fenomeno sempre più in crescita. I baby campioni. Mica minorenni per carità, ma giocatori comunque che a dispetto della neanche terza decade finita, sono già ai vertici delle classifiche di poker. E in molti si sono chiesti il perché di tutto questo. Come sia possibile che un gioco che basa una grossa fetta di bravura sull’esperienza, sia finito in mano a persone che per ovvie ragioni d’anagrafica, non ne possono avere così tanta. La spiegazione forse sta lì vicino. Forse è vero che le nuove generazioni hanno giocato meno a poker, ma ci si riferisce a quello disputato con le carte. Un giovane impara a velocità tripla anche di un quarantenne stesso. Il gambling online dà, a differenza del gioco cartaceo, la possibilità di misurarsi costantemente e anche contro avversari veri senza rimetterci nulla (freeroll) se proprio non si vuole rischiare. Il gioco d’azzardo online offre possibilità costanti e infinite. Un gran bel vantaggio.
Come ti cambio la prospettiva
Un trentenne che può già vantare un braccialetto delle World Series è la miglior pubblicità gratuita che ci possa essere per il gioco a cinque carte. Il bacino di popolarità che può portare alle crescenti nuove generazioni è immenso. Molto di più di qualsiasi 60enne capace di compiere le medesime imprese. Un giovane campione va in radio. Va su Mtv. Diventa un potenziale businessman. E sono in molti che per qualche anno proveranno a seguire le sue orme. Pur senza abbandonare nulla, scuola o lavoro che sia, il passatempo troverà presto la strada per diventare un momento di concentrazione e convogliare tutte le energie che si hanno a disposizione.